Lo scoppio di Falconara è una immane tragedia che si consuma 102 anni fa a San Terenzo, in provincia di La Spezia nel Golfo dei Poeti.
Il 28 settembre 1922 un fulmine colpì la Polveriera di Falconara ed avvenne un’esplosione che provocò la distruzione di case e la morte di molte persone.
In questo articolo vogliamo raccontarvi proprio il drammatico episodio, che ebbe eco mondiale, molto importante per La Spezia e tutta la sua provincia.
Lo scoppio di Falconara, la storia
E’ la notte del 28 settembre del 1922 e sul Golfo dei Poeti si imbatte un fortissimo temporale.
La località Falconara, tra le alture di San Terenzo, a quei tempi è scelto come sede di una polveriera del Regio Esercito.
Questa polveriera si stima che contenesse almeno 1500 tonnellate di munizioni e di esplosivi.
Esattamente alle 2:58 di quella notte un fulmine colpì proprio quella polveriera che con l’impatto esplose.
Il deposito venne distrutto completamente, il numero dei morti è di 150 con oltre 800 feriti, ma non solo.
Questo scoppio causò un’onda d’urto che travolse gli uliveti circostanti, ma anche vari paesi come San Terenzo, Pitelli, Muggiano, Pugliola e Lerici.
Molti i tetti scoperchiati e i crolli in queste zone, immani ed enormi i danni a cose e persone, i danni ammontarono a 5.000.000 di lire.
Perfino alcune case di Fossamastra, un quartiere di La Spezia, subirono danni alle case, nonostante la distanza considerevole.
Tantissimi i gesti di solidarietà fin dal giorno dopo la deflagrazione da parte di varie città in Italia verso chi ha passato questo dramma.
A San Terenzo fu istituito un comando della Marina Militare, schierando oltre 500 marinai, ufficiali medici, mezzi e opere di soccorso.
Il quattro ottobre a La Spezia in piazza Brin vennero celebrati i funerali delle vittime della tragedia di Falconara alla presenza di molte autorità.
La commemorazione per i 100 anni
Cento anni dopo il disastro, il Comune di Lerici commemora le vittime e danni indimenticabili di quella maledetta notte.
Una serie di eventi ripercorrono i momenti dello scoppio per ricordare l’esplosione della polveriera e quelli successivi.
Ecco perciò l’inaugurazione del percorso museale ‘Il Parco di Falconara rivive la sua storia 1922-2022’ al Parco di Falconara.
In piazza Brusacà a San Terenzo la messa officiata dal vescovo della Spezia Luigi Ernesto Palletti e Roberto Alinghieri che racconta il tragico evento attraverso gli scritti dell’epoca.
Alla presenza del Capo del Dipartimento nazionale di Protezione civile, Fabrizio Curcio, c’è la scopertura della targa commemorativa realizzata per l’occasione.
Ed infine la presentazione di una raccolta di libri dedicati alla tragedia, e l’inaugurazione dell’opera “Le metamorfosi della fenice” realizzata dall’artista Antonio De Paoli.
Questa la poesia di Nera Meucci, autrice delle poesie dialettali di San Terenzo, dedicata alla Falconara di oggi, intitolata Falconaa (1986)
“Che pace montae su pe `r viöo che da S. Teenso i porta a Farconaa
caminae tra veci oivi e menta profumà.
Che pace miae l’orizonte a vea, a barca, i gabian l’isola amiga, i paesi e tuta Spèsa
che tufo ar côe miae ‘sto panorama.
Che pace aspetae a séa vede cambiae i coloi sentie cantae i grilli
e vede a prima stela assende tuto o celo e a luce di paesi assende o nostro mae.
Che pace a Farconaa.”
29 Settembre 2022 alle 10:23
non conoscevo questa tragedia, si trascorsi tanti anni, grazie per avermela fatta conoscere
29 Settembre 2022 alle 14:58
Confesso che non ero a conoscenza di questo tragico evento . Grazie per averne parlato e ricordato la commemorazione.