L’Abruzzo è una di quelle regioni italiane che ti sorprendono quando meno te lo aspetti. Sembra quasi un segreto ben custodito. È lì, tranquillo, con la sua natura selvaggia, i borghi antichi e una cucina che fa venire l’acquolina solo a pensarci. Se hai tre giorni, puoi davvero immergerti in questo angolo d’Italia. Tra Scanno, Sulmona e Rocca Calascio, ti aspetta un’esperienza che ti farà sentire come se il tempo si fosse fermato. Ma non troppo, eh, perché il tempo vola anche quando ti diverti.
Giorno 1: Scanno, il borgo tra le montagne
Immagina di svegliarti presto e partire per Scanno. La strada sale, e ad un certo punto, tra una curva e l’altra, ecco che il borgo ti appare come un gioiello incastonato tra le montagne. La luce del mattino che filtra tra le case in pietra ti fa capire subito che questo posto è speciale. Camminando per i suoi vicoli stretti, sentirai il suono dei tuoi passi rimbalzare tra le pareti delle vecchie case, mentre l’aria frizzante di montagna ti riempie i polmoni. È uno di quei posti che non smetti di guardare, ogni angolo ha qualcosa da raccontare.
Poi, a pochi chilometri, c’è il Lago di Scanno, che dall’alto sembra un cuore disegnato da qualche gigante gentile. Prenditi il tempo per passeggiare lungo le sue rive, o magari siediti e goditi il silenzio. Se ti senti più avventuroso, prova il Sentiero del Cuore: un’escursione che, senza essere troppo impegnativa, ti porta in cima a un punto panoramico da cui il lago assume proprio la sua forma romantica. Quella vista ti ripagherà di ogni fatica.
Giorno 2: Sulmona, dolcezza e storia
Il secondo giorno è dedicato a Sulmona, e ti avviso subito: qui il profumo dolce dei confetti ti seguirà ovunque. Sì, perché questa città è famosa per quei piccoli tesori zuccherati, e una volta assaggiati, non potrai farne a meno. Ma Sulmona non è solo confetti. Passeggiando per il suo centro storico, sentirai la storia che vibra nelle strade. La Santissima Annunziata, imponente e maestosa, ti colpisce subito. E se ti fermi in Piazza XX Settembre, magari il sole che scende dietro la statua di Ovidio ti regala uno di quei momenti che restano impressi nella memoria.
Ma c’è di più. Sulmona ha quel fascino tranquillo delle città che non hanno fretta. Prenditi un caffè, siediti a guardare la gente passare e poi, quando il pomeriggio si fa più caldo, fai una gita fuori porta verso il Complesso del Celestino V. È un luogo di pace, lontano dal caos, e da lì la vista sulla valle sottostante è qualcosa che ti farà sentire come se fossi sospeso tra cielo e terra.
Giorno 3: Rocca Calascio e i panorami che tolgono il fiato
L’ultimo giorno ti porta in alto, là dove l’aria è più sottile e il mondo sembra piccolo sotto di te. Rocca Calascio è un posto che, una volta visto, non si dimentica. Il castello, imponente e solitario, domina tutto intorno. Arrivare lassù è come fare un salto indietro nel tempo. Sentirai il vento che soffia tra le pietre antiche e potrai immaginare le storie di cavalieri e battaglie che hanno attraversato questi luoghi.
Da lassù, il panorama è incredibile. Se la giornata è limpida, vedrai il Gran Sasso da una parte e, dall’altra, il mare Adriatico all’orizzonte. Ti senti come in cima al mondo. Non lontano dalla rocca, c’è la Chiesa di Santa Maria della Pietà, che con la sua forma ottagonale sembra quasi fuori posto, eppure è perfettamente inserita nel paesaggio. Un gioiellino da non perdere.
Poi, scendendo, fai una sosta a Santo Stefano di Sessanio, un piccolo borgo che sembra rimasto fermo nel tempo. Le viuzze, le botteghe artigiane, tutto qui parla di autenticità. Fermati per un pranzo con piatti tipici: ti consiglio gli arrosticini (piccoli spiedini di carne di pecora) e un bicchiere di Montepulciano d’Abruzzo. Il sapore della brace, quel profumo affumicato che ti rimane addosso… non ti stancheresti mai.
I sapori dell’Abruzzo: un viaggio nel gusto
E adesso arriva la parte più golosa. Non puoi dire di aver conosciuto l’Abruzzo se non hai assaggiato il suo cibo. Sarebbe come raccontare una storia senza menzionare i protagonisti. Gli arrosticini sono la vera star della cucina locale: semplici ma incredibilmente saporiti. Immagina piccoli spiedini di carne di pecora cotti alla brace, da gustare rigorosamente con le mani. Il profumo che sale dalla griglia mentre la carne sfrigola ti stuzzica, e non puoi fare a meno di desiderarne ancora. Se ti trovi in Abruzzo, non perdere l’occasione di assaggiarli sul posto. Ma se sei di fretta o lontano, nessun problema: puoi ordinarli direttamente online su siti come www.abruzzoarrosticini.it e riceverli a casa freschi e autentici, come appena fatti.
Poi c’è la pasta alla chitarra, fatta a mano con quel caratteristico strumento che le dona una forma inconfondibile. Quando è condita con un ricco ragù d’agnello o un semplice sugo di pomodoro, ogni boccone sa di casa, di tradizione. È il classico piatto che ti riempie non solo lo stomaco, ma anche il cuore.
E infine i dolci. Le ferratelle, quelle cialde sottili e croccanti, farcite con marmellata o crema, sono il tocco finale perfetto. Mangiandole ti sembra di tornare indietro nel tempo, magari nella cucina della nonna, che con pazienza le cuoceva una ad una su quei vecchi ferri roventi. Semplici e genuine, proprio come una volta.
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